lunedì 11 luglio 2011

Abdia

1La visione di Abdia. Così dice il Signore Dio all'Idumea:*”Ascoltai una notizia da parte del Signore e inviò ai popoli un ordine d'assedio**: Alzatevi e devastiamola in guerra! 2 Ecco, ti ho dato pochissimo fra i popoli, tu sei assolutamente disprezzata. 3 L'arroganza del tuo cuore ti ha esaltato, tu che ti accampi nelle cavità delle rocce, innalzando la tua residenza dicendo nel tuo cuore:” Chi mi spezzerà, sulla terra?”4 Dice il Signore:”Qualora ti sollevassi come un'aquila e in mezzo agli astri ponessi il tuo nido, da lì ti spezzerò". 5 Se dei ladri di notte entrassero a casa tua o dei briganti -come sarai rigettato!- non ruberebbero ciò che è a loro sufficiente? E se vendemmiatori entrassero presso di te, non lascerebbero indietro qualche grappolo? 6 Come Esaù è stato esaminato e sono state prese le cose che ebbe nascosto!*** 7 Tutti gli uomini della tua alleanza ti scacciano fino a i tuoi confini, si sono messi contro di te, gli uomini che con te fecero la pace hanno potere contro di te, hanno disposto un agguato sotto di te -non hanno senno-. 8 "In quel giorno", dice il Signore "scaccerò i saggi dall'Idumea ed il senno dalla montagna di Esaù 9 e i tuoi combattenti, quelli di Taiman, saranno sconvolti, come l'uomo viene estirpato dalla montagna di Esaù, 10 a causa della strage e dell'empietà verso tuo fratello Giacobbe e vergogna ti coprirà e sarai estirpato per sempre. 11 Da quel giorno hai lottato dalla parte opposta, il giorno in cui gli stranieri assoggettavano la sua potenza e nemici entrarono dalle sue porte e gettarono la sorte su Gerusalemme e tu eri come uno di loro." 12 E che non guardi il giorno di tuo fratello, nel giorno dei nemici e non ti rallegri contro i figli di Giuda nel giorno della loro distruzione, e non ti vanti nel giorno dell'afflizione 13 e non giunga alle porte dei popoli nel giorno delle loro sofferenze e non veda anche tu le loro comunità nel giorno della loro morte e non ti sovrapponga alla loro potenza nel giorno della loro distruzione 14 e non ti metta a capo sulle loro uscite per distruggere colo che cercano di salvarsi né chiuda coloro che fuggono da esse nel giorno della loro afflizione. 15 Perché è vicino il giorno del Signore contro tutti i popoli. La disposizione che hai avuto, tale ti sarà ricambiata: ciò che hai ti sarà ridato sulla tua testa. 16 Poiché come hai voluto bere sul mio monte sacro, berranno vino tutti i popoli: berranno e si abbasseranno e saranno come mai esistiti. 17 Nel monte Sion ci sarà la salvezza, e sarà sacro: e la casa di Giacobbe prenderà possesso di coloro che ne avevano preso possesso 18 e sarà la casa di Giacobbe fuoco, la casa di Giuseppe fiamma, e la casa di Esaù la stoppia, e saranno bruciati presso di loro e se li divoreranno e non ci sarà portatore di fuoco sacro nella casa di Esaù, poiché il Signore ha parlato. 19 e quelli del Negev prenderanno possesso del monte di Esaù e quelli nella Sefela gli stranieri e prenderanno possesso anche del monte di Efraim e della pianura di Samaria e di Beniamino e la terra di Galaad 20 E tale l'inizio della deportazione: i figli di Israele avranno la terra dei cananei fino a quella dei Sarepti e la deportazione di Gerusalemme fino a Efratha, e prenderanno possesso delle città del Negev 21 e gli custodi saliranno dal monte Sion a far giustizia del monte di Esaù e il Signore avrà il regno.



Note al testo:
*L'Idumea o il popolo di Edom, secondo la Genesi, è discendenza di Esaù, fratello maggiore, ma privo sia del diritto alla primogenitura sia della benedizione paterna, di Giacobbe-Israele, figlio di Isacco. Tale popolo venne identificato con i Cananei.
**Resa difficile. Il termine 'perioché' ha una serie di accezioni riguardanti confini, fortificazioni e contorni. Altrove nel Vecchio Testamento viene usato in senso largo per indicare una fortificazioni nemica in torno ad una città, quindi, un assedio. Mi sono permesso di renderlo così anche qui, dato anche il contesto.
***I vv da 5 a 7 sono elaborati in contrapposizione: se ladri e vendemmiatori, alla fine della loro opera lasciano comunque qualcosa indietro, così non è per coloro che devastano l'Idumea.