domenica 8 maggio 2011

N-13 I Lettera ai Tessalonicesi


Qualche nota pre-lettura:
E' il testo più antico del canone del Nuovo Testamento. L'ecumene accademico concorda sul fatto che sia stata scritta da Paolo, intorno al 51-52 e.C. con le eventuali eccezioni descritte in fondo (tratto da Wikipedia, ma le fonti sono valide)







Prima ai Tessalonicesi

1 1 Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia e pace a voi. 2 Siamo grati a Dio sempre per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, 3 menzionando incessantemente la vostra opera di fede e lo sforzo della carità e la perseveranza della speranza del Signore nostro Gesù Cristo di fronte a Dio 4 noi conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione, 5 poiché il nostro vangelo non è giunto a voi soltanto in parola ma anche in potenza ed in Spirito Santo ed in molta certezza, come sapete per quello che siamo stati fra voi per voi. 6 E voi siete diventati imitatori di noi e del Signore, avendo accolto la parola in grande afflizione con gioia di Spirito Santo 7 così che siete diventati modello per tutti i fedeli in Macedonia ed in Acaia: 8 infatti da voi viene fatta sentire la parola del Signore non soltanto in Macedonia ed in Acaia ma anche la vostra fede verso Dio si è diffusa in tutta la regione, al punto da non avere necessità a parlarne. 9 Infatti loro stessi raccontano riguardo a noi quale accoglienza abbiamo avuto presso di voi e come vi siete rivolti a Dio dagli idoli per servire il Dio vivente e veritiero 10 e attendere suo figlio dai cieli, che risvegliò dai morti, Gesù il quale ci protegge dalla collera che viene.

2 1 Infatti voi stessi sapete, fratelli, che il nostro ingresso presso di voi non è avvenuto senza scopo 2 ma avendo prima sofferto e essendo oltraggiati come sapete a Filippi, abbiamo avuto fiducia nel nostro Dio nel parlare a voi del vangelo di Dio in molto pericolo. 3 Infatti la nostra esortazione non viene da inganno né da impurità né da frode, 4 ma come siamo stati giudicati degni da Dio di affidarci il vangelo così ne parliamo, non piacendo agli uomini ma a Dio che che giudica degni i nostri cuori. 5 infatti non siamo mai apparsi con parola di adulazione, come sapete, né con scuse di avidità, Dio è testimone 6 né ricercando l'onore degli uomini, né da parte vostra né da parte di altri, 7 pur potendo in autorità come apostoli di Cristo. Ma in mezzo a voi siamo stati come bambini*, come la nutrice riscalda i propri stessi figli, 8 in tal modo desiderandovi, ci compiaciamo di rendervi partecipi non soltanto del vangelo di Dio, ma anche delle nostre stesse vite, poiché ci siete diventati cari. 9 Infatti ricordate, fratelli, il nostro sforzo e la nostra fatica: mentre lavoravamo di notte e di giorno per non gravare alcuno di voi vi annunciavamo il vangelo di Dio. 10 Voi e Dio siete testimoni di come siamo stati pii, giusti e irreprensibili verso di voi che credete 11 proprio in quanto sapete come, come una padre con i propri figli, 12 vi abbiamo pregato, ciascuno di voi, esortato e testimoniato a comportarvi in modo degno del Dio che vi chiama al suo regno e alla sua gloria 13 E per questo anche noi ringraziamo Dio incessantemente, perché avendo ricevuto da noi la parola della predicazione di Dio non l'avete accolta come parola di uomini ma, com'è veramente, come parola di Dio, che agisce anche in voi che credete. 14 Voi infatti siete imitatori, fratelli, delle chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, poiché quelle cose che anche voi soffrite a causa dei vostri conterranei, così anch'essi a causa dei Giudei, 15 che hanno anche ucciso il Signore Gesù e i profeti, e che ci hanno scacciati, e non sono graditi a Dio e avversari di tutti gli uomini, 16 impedendoci di parlare ai popoli affinché siano salvati, fino a colmare sempre i loro peccati. L'ira è giunta su di loro alla fine. 17 Noi, fratelli, essendo lontani da voi per il tempo di una stagione, di presenza, non di cuore, avevamo particolarmente a cuore di vedere il vostro volto con molto desiderio. 18 Perciò volevamo venire da voi e io Paolo una volta e anche due, e Satana ci ha fermato. 19 Infatti chi è la nostra speranza e gioia e corona di vanto se non anche voi, di fronte al nostro Signore Gesù nella sua parusìa? 20 Infatti voi siete la nostra lode e la nostra gioia.

3 1 Perciò, non resistendo di più, abbiamo acconsentito a essere trattenuti da soli ad Atene 2 e abbiamo mandato Timoteo, nostro fratello e servo nel vangelo di Cristo per sostenervi e sollecitare che la vostra fede non sia mai turbata in tali afflizioni. In fatti voi stessi sapete che per questo siamo posti, 4 e infatti quando eravamo presso di voi vi avevamo preannunciato che saremmo stati oppressi, come anche è accaduto e sapete. 5 Per questo anch'io, non tollerando di più, ho mandato a capire la vostra fede in modo che il tentatore non vi avesse tentati e la nostra pena non sia stata vana. 6 Proprio ora, venendo Timoteo a noi da voi e recandoci buone notizie sulla vostra fede ed amore, e che avete sempre un buon ricordo di noi e sentite la mancanza di vederci proprio come noi di voi. 7 Per questo, fratelli, siamo confortati riguardo a voi in tutta la nostra sofferenza ed afflizione, attraverso la vostra fede 8 perché ora viviamo, se state saldi nel Signore.9 Infatti possiamo rendere in cambio un qualche ringraziamento a Dio per voi, per tutta la gioia per la quale ci rallegriamo a causa vostra di fronte la nostro Dio, 10 dato che di notte e di giorno sentiamo fin troppo il bisogno di vedere il vostro viso e di perfezionare le mancanze della vostra fede? 11 Lo stesso Dio e padre nostro e Signore nostro Gesù guidi il nostro cammino a voi! 12 Che il Signore vi riempia e sia abbondante nell'amore reciproco e verso tutti, come anche noi verso di voi 13 a rafforzare i vostri cuori irreprensibili in santità di fronte a Dio e padre nostro nella parusìa del nostro Signore Gesù, con tutti i suoi santi. [Amen]

4 1 Dunque, per il resto, poi vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù, affinché come avete come avete accettato da noi come bisogna vivere e essere graditi a Dio, così anche vi comportiate, affinché lo facciate di più ancora. 2 Infatti sapete che vi abbiamo dato alcuni precetti in nome del Signore Gesù. 3 Infatti questa è la volontà di Dio: la vostra santità, che vi teniate lontani dall'impudicizia, 4 che ciascuno di voi sappia guadagnarsi il proprio carico in santità e dignità, 5 non nel turbamento del desiderio come il popolo che non conosce Dio, 6 che non travalichi né si frodi il proprio fratello, poiché il Signore vendica riguardo a tutte queste cose, come vi abbiamo detto in precedenza e vi abbiamo spiegato. 7 Infatti Dio non ci chiamò per l'impurità ma nella santità. 8 Perciò chi rifiuta non rifiuta l'uomo, ma Dio che vi dà il suo Spirito Santo. 9 Riguardo all'amore fraterno,non avete bisogno che ne scriva, infatti voi stessi siete istruiti da Dio all'amore fra voi 10 e infatti lo attuate nei confronti di tutti i fratelli nell'intera Macedonia. Vi invitiamo, fratelli, ad aumentare di numero 11 e, come vi abbiamo trasmesso, ad aspirare alla quiete e a fare i propri interessi e a lavorare con le vostre mani, 12 affinché trascorriate la vita dignitosamente verso gli estranei e non abbiate mai bisogno di qualcuno. 13 Non vogliamo che voi ignoriate, fratelli, riguardo coloro che sono morti, affinché non siate afflitti come gli altri, quelli che non hanno speranza. 14 Se infatti abbiamo fede che Gesù è morto e risorto, così anche Dio guiderà i morti con se tramite Gesù. 15 Infatti vi abbiamo parlato di questo, nella parola del Signore: che noi che viviamo, che siamo rimasti, alla parusìa del Signore non verremo prima dei morti 16 Poiché il Signore stesso con un comando, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo saranno per primi resuscitati. 17 Poi noi viventi che siamo rimasti saremo rapiti insieme con loro nelle nuvole per l'incontro del Signore nell'aria, e così saremo per sempre con il Signore. 18 Sicché esortatevi reciprocamente con queste parole.

5 1 Riguardo ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete vantaggio che vi sia scritto, 2 infatti sapete perfettamente che il giorno del Signore viene così, come un ladro nella notte. 3 Allorché dicano: <<
Pace e sicurezza>> allora subitanea rovina cadrà su di loro, come il travaglio a colei che è gravida, e non sfuggiranno. 4 Voi però, fratelli, non siete nell'oscurità, affinché il giorno non vi prenda come un ladro- 5 Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno. Non siete della notte, né delle tenebre: 6 dunque non dormiamo come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. 7 Infatti chi dorme di notte dorme, e chi di notte si ubriaca, è ubriaco. 8 Voi però siete vigili di giorno, indossando la protezione della fede e dell'amore e la speranza di salvezza come elmo. 9 Poiché Dio non ci ha posti all'ira ma all'acquisizione della salvezza attraverso nostro Signore Gesù Cristo 10 che è morto per noi affinché, sia che siamo vigili sia che dormiamo, insieme con lui viviamo 11 Perciò confortatevi reciprocamente e incoraggiatevi tutti, come già fate. 12 Vi chiediamo, fratelli, di apprezzare coloro che fra voi lavorano e vi guidano nel Signore e vi ammoniscono 13 e di stimarli grandemente nell'amore per la loro opera. Siate pacifici fra voi. 14 Vi esortiamo, fratelli, ammonite gli sregolati, consolate i deboli d'animo, sostenete gli infermi, siate pazienti con tutti. 15 Guardate che nessuno renda al male a qualcuno ma cercate sempre il bene [e] reciprocamente e con tutti. 16 Gioite sempre, 17 pregate incessantemente, 18 dimostrate riconoscenza in tutto, questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù per voi 19 non estinguete lo Spirito 20 non disprezzate le profezie 21 esaminate tutto, tenete ciò che è buono 22 da tutto ciò che ha forma di male tenetevi lontani. 23 Lo stesso Dio della pace vi santifichi completamente e lo Spirito e l'anima e il corpo vostro sia mantenuto integro nella parusìa del nostro Signore Gesù Cristo 24 Degno di fede è colui che vi chiama, che anche farà ciò. 25 Fratelli, pregate anche per noi. 26 Salutate tutti i fratelli con bacio santo 27 Vi scongiuro in nome del Signore: che la lettera sia letta a tutti i fratelli. 28 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo con voi [Amen].

*Il Merk ha 'epioi'(=gentili; miti; benigni)

Esistono dubbi sull'autenticità del passo 2,14-16
Secondo Burton Mack si tratta dell'interpolazione di qualcuno che intendeva dirigere sugli Ebrei l'apocalitticismo di Paolo e, nel fare ciò, li accusa di avere messo a morte Gesù, tanto da meritare la punizione divina. Questa interpolazione potrebbe essere successiva all'anno 70, quando, con la conquista romana di Gerusalemme e la conseguente distruzione del Tempio di Erode, gli Ebrei subirono un colpo notevole («Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul loro capo»).Alcuni studiosi, come Udo Schnelle, considerano invece il passo originale, mentre altri, come Raymond Edward Brown bilanciano le prove a favore e contro l'autenticità.
Un'altra possibile interpolazione sono i versetti 5,1-11, che riguardano la parousia, la seconda venuta di Gesù alla fine del mondo, che Paolo, in altre parti delle sue opere, afferma essere prossima: Gesù sarebbe dovuto tornare prima della morte di tutte le persone vive in quell'epoca, quindi prima della fine della generazione corrente, e il cui ritardo impose successivamente una rielaborazione di tale tematica. Secondo Schnelle 5,1-11 è «un'aggiunta post-paolina che ha molte caratteristiche del linguaggio e della teologia lucani e che serve come una correzione apologetica all'attesa paolina della parousia e quindi riflette già il problema del ritardo della parousia».


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